Comunicati Stampa
Coronavirus, igiene ambientale e gestione rifiuti: mancano le mascherine per tutti gli operatori
» 19.03.2020
Le attività di igiene ambientale e gestione rifiuti rischiano di bloccarsi in diverse aree del Paese a causa dell’assenza di dispositivi individuali di protezione (DPI) per tutti i 90mila addetti del settore che ogni giorno, anche in piena emergenza COVID-19, stanno continuando a garantire i servizi pubblici ed essenziali di raccolta e gestione dei rifiuti urbani e speciali. Per venire incontro alle nuove esigenze di sicurezza chiediamo al Governo di assicurare un adeguato rifornimento di questi dispositivi alle imprese del settore e di valutare in questa fase di emergenza misure fiscali sui DPI per supportare le aziende.
La denuncia e la proposta sono contenute in una lettera indirizzata da FISE Assoambiente, (l’Associazione che rappresenta le imprese di igiene urbana, riciclo, recupero e smaltimento di rifiuti urbani e speciali ed attività di bonifica) al Ministro dell’Ambiente.
L’Associazione chiede al Ministero dell’Ambiente, ad oggi assente, di attivarsi urgentemente allo scopo di fornire disposizioni chiare e coordinate, per ora lasciate solo all’iniziativa di poche Regioni, verso un settore che si trova, da un lato, impegnato pur in questo critico momento nel garantire servizi essenziali non interrompibili e, dall’altro, a far fronte ad una crescente complessità organizzativa, in un contesto di tendenziale riduzione del personale addetto ai servizi: una criticità che richiede un indirizzo chiaro, uniforme e concreto da parte delle Autorità centrali e la garanzia di adeguato stock di DPI alle aziende al fine di poter operare in piena sicurezza.
Il problema non è più rinviabile, in quanto le imprese sono oggi costrette a centellinare i dispositivi di sicurezza in dotazione ai dipendenti; senza la garanzia di adeguati rifornimenti di questi strumenti, le imprese non potranno assicurare il servizio.
Per venire incontro alle nuove esigenze di sicurezza chiediamo inoltre al Governo di valutare l’imposizione di un’IVA agevolata (al 4%) per questi dispositivi e la possibilità di detrarre i costi relativi in forma maggiorata. Un’agevolazione fiscale che potrebbe alleggerire lo stato economico delle aziende in questa fase emergenziale e tutelerebbe fortemente i lavoratori.
Sul tema dell’aumento dei costi, l’Associazione segnala inoltre che il costo delle mascherine utilizzate dai lavoratori del settore è oggi raddoppiato e che quindi occorre monitorare attentamente l’andamento dei loro costi sul mercato al fine di evitare eventuali distorsioni.
Comunicati Stampa recenti
Paolo Barberi è il nuovo Presidente di FISE Unicircular
Barberi: “accelerare la transizione verso un modello reale di economia circolare”...
20.11.2020 Leggi tuttoDecreto End of Waste sugli pneumatici fuori uso, il commento UNIRIGOM
Le imprese del riciclo degli PFU evidenziano “luci e ombre” del Decreto che disciplina la cessazione della qualifica di rifiuto della gomma vulcanizzata, pubblicato in...
24.07.2020 Leggi tuttoFISE Assoambiente promuove la giornata “Impianti aperti 2020”
Il 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, diversi impianti promuoveranno tour virtuali nelle eccellenze della gestione rifiuti in Italia...
04.06.2020 Leggi tuttoPagina 10 di 34 pagine ‹ First < 8 9 10 11 12 > Last › Pagina precedente Pagina successiva